Rai e Mediaset nei guai, gli ascolti rischiano di crollare e qualche canale potrebbe chiudere

Per la Rai e per Mediaset questo è un momento molto complicato, che rischia di peggiorare nei prossimi mesi. Gli ascolti potrebbero crollare e qualche canale è nei guai.

La situazione della tv è molto particolare e in questo preciso periodo sta vivendo una rivoluzione difficile da accettare per alcuni. Ma cosa è accaduto?

Rai e Mediaset nei guai
Rai e Mediaset in grande difficoltà (ANSA) 4minuti.it

Le due aziende ormai sono protagoniste di una sorta di “duopolio” da vari decenni, con tentativi timidi di venire fuori di altre realtà come TMC prima e La7 poi. Poi sono arrivati i portali streaming, come Netflix e Prime Video, che hanno incrinato le certezze della tv.

Oggi però non parliamo del fatto che i giovani non guardino più la tv, preferendo lo streaming, ma ci soffermiamo su una crisi legata alle due reti più famose della televisione italiana in chiaro. Una situazione che va avanti da diversi mesi, ma che al momento potrebbe anche incrinarsi ulteriormente. Andiamo a vedere cosa potrebbe accadere.

Rai e Mediaset, quali sono i rischi?

I più attenti di voi si saranno resi conto di come la Rai e Mediaset abbiano da temere per il futuro. Il tutto è arrivato all’improvviso e ora la situazione sta per cambiare ancora.

Protagonista assoluto è Nove il canale che ha deciso di puntare a rompere le righe e imporsi all’attenzione. La rete di Discovery ha iniziato questa rivoluzione con l’ingaggio di Fabio Fazio, strappato alla Rai, che ha portato sulla rete di Warner Bros Che tempo che fa? e anche Luciana Littizetto, ma non solo, perché ultimamente è stato ufficializzato anche l’arrivo di Amadeus.

alessandro araimo cosa accade?
Parla l’AD di Discovery (ANSA) 4minuti.it

A parlare è Alessandro Araimo, amministratore delegato di Warner Bros Discovery, che ha detto le intenzioni del momento della rete. Ai microfoni del Corriere della Sera ha spiegato: Non ci fermiamo ad Amadeus. Il nostro percorso è strategico, pensato e sudato. Abbiamo fatto investimenti importanti, che non hanno l’obiettivo di farci diventare il terzo polo televisivo, lo trovo un concetto anacronistico che poteva andare bene 25 anni fa”.

Aggiunge: “La tv lineare continua a essere centrale nel sistema mediale italiano, ma il mondo intorno nel frattempo è completamente cambiato. Il mio lavoro è dimostrare ogni giorno che l’Italia è un mercato dove il nostro gruppo può investire in maniera profittevole. Siamo un gruppo ambizioso che ha sempre interpretato in modo altrettanto ambizioso la sua posizione nel mondo dei media”. Parole forti che sicuramente fanno capire le importanti intenzioni della rete.

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