Cancro, i test per capire se l’avrai

Un pensiero costante che potrà essere superato con un esame indolore, almeno dal punto di vista fisco. Un test per il tumore.

Si chiama Galleri ed è un esame del sangue nato nei laboratori della Grail, azienda farmaceutica californiana che sembra essere in grado di rilevare oltre 50 tipi di cancro. Non è un test sostitutivo degli strumenti diagnostici classici ed è ancora un work in progress, hanno dichiarato gli stessi ricercatori dell’Università di Oxford. Tuttavia potrebbe contribuire ad aumentare le diagnosi di cancro tramite metodi non invasivi sono stati coinvolti oltre 5.400 pazienti inglesi e gallesi, con un’età media di 62 anni.

Un’enorme possibilità per il futuro

I pazienti si erano recati al medico con sintomi di vario tipo riconducibili a diverse patologie. Il test, utilizzando un sequenziamento di nuova generazione e algoritmi di machine learning, è stato in grado di rilevare la presenza di tumore due volte su tre, mentre il 2,5% delle volte è risultato negativo nonostante il paziente fosse malato.

I sintomi presentati erano diversi e alcuni generici: i più frequenti erano perdita di peso (un quarto dei casi), problemi intestinali (un paziente su cinque) perdite di sangue post-menopausa e sanguinamento rettale (entrambi circa 16% dei casi). A 368 dei 5461 pazienti partecipanti allo studio è stato diagnosticato il cancro attraverso procedure di rilevazione standard, come biopsie o ecografie. Le diagnosi più frequenti sono state di cancro del colon-retto, polmonare, uterino, esofago-gastrico e alle ovaie.

Alcuni test potrebbero permettere di capire in anticipo se si avrà il cancro – Foto | 4minuti.it

 

Il test Galleri ha individuato segnali di cancro in 323 pazienti, 244 dei quali hanno poi ricevuto una diagnosi definitiva, rivelandosi preciso in media nel 66,3% dei casi e sbagliando la diagnosi (restituendo un falso negativo) nel 2,5% dei casi.

La precisione del test aumentava con l’età del paziente e il livello di gravità del tumore, passando da appena un 24,2% di attendibilità per un tumore al primo stadio fino a oltre il 95% di precisione per un tumore al quarto stadio. Tra i casi positivi, il test è riuscito anche a individuare il luogo d’origine del tumore l’85% delle volte.

Il professor Mark Middleton di Oxford, intervistato dalla BBC, ha sottolineato come i risultati siano utili per facilitare le diagnosi e, in caso di test positivo, determinare con precisione il focolaio del tumore. Allo stesso tempo, il professor Peter Johnson, direttore del dipartimento per la lotta al cancro nel Regno Unito, ha evidenziato l’importanza di una diagnosi precoce per salvare migliaia di vite e ha descritto lo studio come un primo passo essenziale verso la rapida identificazione del cancro.

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