La regola dei cinque secondi vale davvero oppure è una bufala che mette in pericolo i nostri bambini? Ecco l’esperimento che svela la verità.
Fin da quando siamo bambini ci è stato insegnato che, se del cibo cade per terra, possiamo raccoglierlo e mangiarlo, a patto che sia stato recuperato in massimo cinque secondi.
Questo sarebbe il tempo in cui, secondo la saggezza popolare, microbi e batteri presenti sul pavimento riescono ad “attecchire” sulle superfici organiche che vengono a contatto con esse. Se, però, dovessimo riuscire a recuperare il cibo da terra prima dello scoccare dei fatidici cinque secondi, potremmo mangiarlo in tutta sicurezza perché non si è contaminato.
A dimostrare che questa credenza è in realtà una sonora sciocchezza ci ha pensato un ricercatore che vanta centinaia di migliaia di follower su TikTok e che si è specializzato nel fare analisi batteriologiche su oggetti di uso quotidiano.
L’esperimento che fa rabbrividire: quali batteri ci sono sul cibo che cade per terra?
Per capire quali batteri si sviluppano sul cibo che entra a contatto con il pavimento, il ricercatore Tim Call ha deciso di andare in un cinema e raccogliere i pop corn caduti per terra durante la proiezione del film. Dopo averlo fatto, Call ne ha comprati di freschi, appena prodotti, e ha trattato entrambi i tipi di pop corn con varie soluzioni chimiche in grado di favorire e accelerare lo sviluppo di microorganismi.
A questo punto, il ricercatore ha potuto constatare come sui pop corn appena comprati non si fossero sviluppati funghi e batteri, mentre le cose sono state drammaticamente diverse per il campione di cibo raccolto da terra.
Su di esso sono cresciute grandissime quantità di funghi e di batteri che, se ingeriti, avrebbero potuto essere pericolosi. Come ha spiegato il ricercatore, le colonie che si sono sviluppate sui pop corn caduti in terra potrebbero essere di tutto. Con ogni probabilità, però, si tratta di staffilococco, listerie, escherichina coli e salmonella, ossia agenti patogeni che si trovano sui pavimenti delle nostre città (dove si accumulano le deiezioni dei cani) e che vengono trasportati in giro dalle suole delle nostre scarpe.
Questo ci induce a pensare che non si dovrebbe mangiare mai il cibo che è stato a contatto con il pavimento, anche se è rimasto in terra per pochissimi istanti. Basta, infatti, un tempo piccolissimo perché germi e batteri arrivino a contatto con la superficie del cibo. Raggiunte le condizioni ideali, essi si moltiplicano dando luogo a colonie di microrganismi patogeni, anche molto pericolose per la salute umana.