Al Comune il convegno promosso da AlfaComunicazione APS. I pescatori chiedono regole su misura per l’Italia
La marineria italiana lancia un grido d’allarme: servono ascolto, visione e azioni concrete. A Fiumicino, nell’Aula Consiliare del Comune, si è svolto il convegno “Marineria di Fiumicino: progetti e opportunità di sviluppo”, organizzato da AlfaComunicazione APS con il contributo della Regione Lazio e il patrocinio del Comune di Fiumicino. Un’occasione per fare il punto sulla crisi del comparto, riunendo istituzioni, operatori, associazioni e mondo accademico.
Severini: “La pesca è identità, non solo economia”
A dare il via ai lavori, dopo i saluti di Jusy Coppola, presidente di AlfaComunicazione, è stato Roberto Severini, presidente del Consiglio comunale di Fiumicino, che ha rimarcato il valore sociale e culturale della marineria. “La nostra amministrazione ha sempre mantenuto un dialogo aperto con i pescatori. È un dovere riconoscere il valore di chi affronta ogni giorno il mare con fatica e dedizione. La pesca è anche identità, non solo economia”, ha dichiarato.
Baccini: “Norme europee inadeguate, servono regole per il Mediterraneo”
Parole condivise dal sindaco Mario Baccini, che ha puntato il dito contro le norme europee pensate per contesti diversi da quello italiano. “Il legislatore deve capire che servono regole su misura per i nostri mari. Non possiamo più accettare decisioni prese altrove, che non tengono conto dell’esperienza diretta dei nostri pescatori”, ha affermato.
Cangemi: “Bruxelles ascolti la nostra voce. Coinvolgere gli europarlamentari”
A sottolineare il peso delle decisioni comunitarie è stato anche Giuseppe Cangemi, vicepresidente del Consiglio regionale del Lazio. “La Regione fa la sua parte, ma le scelte fondamentali arrivano da Bruxelles e spesso penalizzano le nostre imprese. Per questo propongo di coinvolgere attivamente gli europarlamentari eletti nel nostro collegio: è ora che la voce della marineria italiana arrivi ai tavoli europei”, ha detto.
Costa: “La crisi è reale. I pescatori tutelano il mare, non lo sfruttano”
Sul piano locale, l’assessore alla Pesca del Comune di Fiumicino Stefano Costa ha ribadito la gravità della crisi in corso. “Basta guardare i numeri delle attività cessate per capire la portata del problema. Eppure, proprio i pescatori sono i primi a conoscere e rispettare il mare. Sono custodi di un ecosistema che vivono ogni giorno”, ha spiegato.
Biselli: “La marineria è pilastro economico e culturale del territorio”
Il ruolo centrale della filiera ittica per l’economia locale è stato sottolineato dall’assessore alle Attività Produttive Raffaello Biselli. “A Fiumicino la pesca rappresenta una voce importante del PIL. Abbiamo circa 600 ristoranti, anche stellati. Il mare alimenta non solo il commercio ma anche l’identità culturale del territorio”, ha osservato.
Masai (Federazione Pesca): “Con 150 giorni di lavoro l’anno non si sopravvive”
Uno dei passaggi più forti è arrivato da Roberto Masai, vicepresidente della Federazione Nazionale Imprese di Pesca, che ha denunciato i limiti imposti dalla normativa europea. “Oggi il settore è gestito da Bruxelles, che consente solo 150 giornate di pesca all’anno. Quale impresa può sopravvivere lavorando meno della metà dell’anno?”, ha domandato. In Italia, ha spiegato, ci sono circa 2.600 barche dedicate alla pesca, e ben 1.000 hanno già chiesto la demolizione. “Con loro, rischiamo di perdere il lavoro di 4.000 persone. Servono piani di gestione locali, condivisi con Capitanerie e politica, da presentare uniti in Europa”.
Del Prete (GAL Lazio): “Abbiamo eccellenze da difendere, non da rottamare”
A parlare per gli operatori locali è stato Gennaro Del Prete, vicepresidente del GAL Pesca Lazio e presidente della cooperativa éPesca Romana. “Fiumicino è la marineria più grande del Lazio per tonnellaggio. Il GAL Lazio è stato il primo organismo attivo a livello nazionale. Noi facciamo la nostra parte, ma abbiamo bisogno di risposte. Le nostre eccellenze, come le mazzancolle locali, vanno difese e valorizzate”, ha ribadito.
Girgenti (Capitaneria di Porto): “Serve una nuova cultura del pesce locale”
Il comandante della Capitaneria di Porto di Roma, Silvestro Girgenti, ha richiamato l’attenzione su due aspetti fondamentali: sostenibilità e tracciabilità. “Il sistema attuale punta solo sulla rottamazione. Invece dovremmo incentivare la costruzione di barche ecologiche. E dobbiamo combattere le frodi: spesso i prodotti venduti come italiani non lo sono. Difendere la filiera significa tutelare chi lavora nel rispetto delle regole. Proponiamo di portare l’educazione al pesce locale nelle scuole”, ha dichiarato.
Muzzioli (La Sapienza): “In Italia si consuma troppo poca pesca”
Un dato allarmante è arrivato dal biologo nutrizionista Luca Muzzioli, del Dipartimento di Medicina Sperimentale dell’Università La Sapienza. “In media, gli italiani consumano solo 33 grammi di pesce al giorno. Il triplo è carne. Inoltre, il 50% dei bambini non consuma affatto pesce. È evidente che serve una forte azione educativa, per recuperare un rapporto sano e sostenibile con il nostro mare”, ha spiegato.
Fanton (Slow Food): “I ricci sono scomparsi, e con loro l’equilibrio marino”
A chiudere il convegno è stato Angelo Fanton, portavoce della rete Slow Food per i Ricci di Mare, che ha scelto un tono provocatorio per evidenziare la crisi ambientale. “Tra Santa Marinella e Civitavecchia, un tempo dominati dalla pesca illegale, oggi non si vede più nemmeno il passaggio della Camorra. Non perché la legalità abbia vinto, ma perché i ricci sono scomparsi. Questo è il segnale di un equilibrio spezzato. Per difendere il mare dobbiamo partire da chi consuma: lavorare con ristoratori e scuole per formare i custodi del mare di domani”, ha dichiarato.
Appello finale: “Il mare è vita, ma va difeso. Ora”
Il convegno si è chiuso con un appello unanime: serve costruire un fronte comune per difendere la marineria italiana, partendo dal territorio, dalla cultura e da un ascolto reale. Il mare è ancora vita, ma ha bisogno di essere protetto.
Una chiusura in cucina: piatti locali per celebrare il mare
A conclusione dei lavori, spazio a un momento conviviale curato da Officina Alimentare, con un menù firmato dalla chef Rossella Nalin, cuoca dell’Alleanza Slow Food, e da Cristobal Velasquez dell’Università di Scienze Gastronomiche di Pollenzo. I piatti, ispirati alla cucina di mare del Mediterraneo, sono stati abbinati ai vini Solis Terrae di Fiumicino e alle bevande artigianali Chinottissimo.
La relazione sarà trasmessa alle autorità competenti
Una relazione ufficiale dell’incontro sarà trasmessa a tutte le autorità intervenute, agli europarlamentari di riferimento e al Sottosegretario alla Pesca, on. Patrizio Giacomo La Pietra, con l’obiettivo di tradurre il confronto in azioni politiche concrete.